Omelia Don Carlo 10 gennaio 2020
Omelia 10 gennaio 2020
“Oggi si compie questa scrittura che avete ascoltato”.
Gesù viene a compiere la promessa della scrittura.
Cosa compie? Non compie certo il nostro desiderio, anzi l’incontro con Cristo per me non lo ha compiuto, lo dilata sempre, infinitamente, ogni giorno di più. La felicità cristiana è la felicità della via, mai della meta: la felicità che il cuore desidera.
Il cuore stesso di Gesù non ci sta in questo mondo. Avete presente l’abbracciatona della Maddalena che le deve dire: “Non mi trattenere, non sono ancora giunto al Padre”?
E Giovanni, che era presente, dice nella sua lettera al capitolo quarto: “Noi siamo già figli, ne abbiamo coscienza e siamo certi, ma non è ancora svelato quel che saremo”.
E Paolo, sempre quando parla dell’amore – è legato all’amore – prima (lettera ai) Corinzi, (capitolo) tredici, dice: “Noi adesso conosciamo per speculum et in aenigmate”: vediamo come nel baluginio dello specchio; gli specchi da loro non erano luminosi, ma erano dei metalli levigati che si vedeva un po’ così. “Et in aenigmate “: come in un rebus.
E lui stesso nella Lettera ai Romani aveva detto, al capitolo otto: “Ogni creatura geme e soffre del travaglio del parto”.
C’è una trepidazione dolorosa, il parto non è doloroso solo per la madre, ma anche per il feto…io me lo sono sempre immaginato e ho l’angoscia.
La vita sulla terra è nelle doglie del parto.
Il compimento cristiano è che il cristiano è certo della via, ma non è mai giunto alla meta.
E’ insopportabile la rozzezza dei millennarismi cristiani, cioè quelli che son sempre comparsi a dire: “bastano circa mille anni e si riesce a fare di nuovo il Paradiso in terra”. E’ terribile! Sono concezioni di una violenza tagliente perché fan fuori tutta la sensibilità e il dolore dell’uomo, il dolore del mondo.
San Paolo ribatte : “Io piango con chi piange e rido con chi ride perché mi sono fatto tutto a tutti con la speranza di conquistarli a Lui”.
In Palestina mi è stato evidente che Cristo lì è risorto, ma ha camminato per quaranta giorni sempre con ancora le piaghe aperte. Cristo Risorto ha
delle piaghe vittoriose e contemporaneamente dolorose.
Vedete come è umana e realista la fede cristiana e la gioia cristiana?!
Abbraccia veramente tutto!