Omelia Don Carlo 10 marzo 2020
Anche per i prossimi giorni sarà impossible per me la celebrazione della Messa con i fedeli e di conseguenza sarà impossibile la trascrizione e l’invio dell’omelia. Ma ho deciso di rispondere a varie richieste di scrivere e inviare un pensiero quotidiano sui testi della liturgia che aiuti a vivere questo momento delicato e drammatico, in attesa di poter riprendere presto anche la celebrazione della Messa con i fedeli.
Omelia 10 marzo 2020
“uno solo è il Padre, quello celeste, uno solo la vostra Guida, il Cristo”
Come è evidente anche in questi giorni che non abbiamo padri e guide adeguati sulla terra: neppure adeguati a gestire un virus, i crolli della finanza e della borsa o i trasporti. I nostri capi sono persone serie, fanno il possibile: non l’impossibile. Ma è evidente che nessuno ha il potere di tranquillizzare… Il mondo è in ginocchio e trema: si vede in faccia alla gente cosa è diventato evidente a tutti… che tutti dipendiamo. E’ un pensiero strano, normalmente un pensiero rimosso. Tutti abbiamo dentro una domanda: ma da cosa dipendiamo? Da chi dipendiamo? Questo virus ha il potere di porre la domanda, ma non il potere di dare la risposta. Le limitazioni cui siamo costretti in questi giorni, l’inattività, la solitudine, le separazioni… sono occasioni preziose per cercare la risposta, per verificare che novità porta Cristo dentro questo dramma. Cristo non uccide i virus né ci offre formule per gestire la finanza e l’economia o il clima… ma che novità mette nel cuore di chi lo riconosce? La mia vita non è mai cambiata per i drammi che ho dovuto vivere, ma io sono rinato quando ho capito chi è Gesù.