Omelia Don Carlo 11 novembre 2019
Omelia 11 novembre 2019
“È inevitabile che avvengano gli scandali”.
Perché tutti siamo tentati dallo scandalo e rischiamo di scandalizzarci. “Scandalo” è l’esca, una trappola, un particolare che ti intrappola, ti imprigiona, ti toglie libertà e respiro e tu ci muori dentro. È una cosa piccola che a volte è bella e ti intrappola attirandoti, trascinandoti, diventando tutto. Oppure è una cosa brutta, che ti fa fuggire in modo cieco, spaventandoti e tu ti rifugi e sei intrappolato in quel rifugio.
Bello o brutto, lo scandalo è una cosa che diventa il tuo carcere. Tu sei fatto per la grandezza e non per la piccolezza, ci affoghi dentro!
Quando noi ci sentiamo affogare in qualcosa, incarcerati, è perché siamo scandalizzati. Gesù lo dice in un modo ancora più brutale, ostico alla nostra sensibilità politicamente corretta. Dice il Vangelo che lo scandalo è come uno che venga gettato in mare con una macina al collo. Terribile come immagine: Gesù non le manda a dire. Quella macina che ti fa affogare è quel particolare su cui ti sei fissato, hai assolutizzato, come se quello fosse tutto. E quando ti metti a fare la guerra per un particolare, ti toglie il respiro.
Allora la domanda decisiva è: dove, come ritrovo l’orizzonte della grandezza quello che mi fa respirare, libero? Pensa ai momenti in cui hai respirato libero e capisci la strada per ritrovarlo.