Omelia Don Carlo 18 febbraio 2020
Omelia 18 febbraio 2020
“Non comprendete ancora?”
Cos’è che non ci stava nella testa? “Fate attenzione e guardatevi dal lievito”, grida Gesù. E loro guardano, appunto, straniti e confusi, non capiscono cosa c’entri il lievito. Ma Gesù lo conosciamo, non è che molla una volta che ha dato il colpo, ne dà il secondo, il terzo, il quarto… Risponde più piccato ancora:
“Ma non capite ancora? Non comprendete? Ma è quel che vi ho detto l’altro giorno, quando ho parlato – vi ricordate qualche giorno fa? – della purità e dell’impurità: che non vengono da fuori dal cuore, ma vengono da dentro, sono come – ecco – un lievito, un enzima che vi fermenta dentro, vi è entrato nel cuore e ve lo rovina!”. E loro non capiscono di che lievito stia parlando, tanto sono fissi, han preso una sola pagnotta e non ce n’è per tutti, chissà per quanti giorni.
Allora glielo ribatte in faccia: “Quante volte ve l’ho detto, parlo del lievito dei farisei, che ho sempre chiamato ipocriti” – ὑποκριτής (hypokrités) vuol dire “sotto pensiero”, ha un pensiero sotto-sotto l’ipocrita. Ma non vedete che questa è gente che sotto-sotto ha un pensiero diverso dalla faccia? Non è come appare. Questa è gente divisa dentro, tra la faccia e il cuore, tra ciò che dice e ciò che ama. Hanno un io disgregato, che nel tempo va in rovina, questa è gente che non ama ciò che pensa e non pensa ciò che ama. Si distruggono, anche perché uno non può durare così lacerato per tutta la vita. Alla fine noi siam fatti per l’unità e quando siam divisi dentro, prima o poi, il nostro inconscio – esiste! – ha un meccanismo che tende a prendere una piega: uno finisce o col pensare ciò che ama o con l’amare ciò che pensa. Non può durare a lungo nella dissociazione. E così perde un pezzo di sé: o perde ciò che ama o perde ciò che pensa – o perde il pensiero o perde l’amore.
Ecco chi sono gli ipocriti, è gente che vive senza mettere mai il cuore in quel che dice e in quel che fa. Ma il cuore, se tu ce lo metti, ti salva sempre anche quando sbagli, anche quando ami una cosa sbagliata, è come il Tom-Tom, te lo fa capire perché tu sei fatto per amare, puoi amare una cosa sbagliata, ma se ami ti salvi e, prima o poi, la smascheri. Ma se tu fai una cosa senza amore, anche la cosa più sacrosanta al mondo, quella cosa per te è già l’inferno qui.