Omelia Don Carlo 20 novembre 2019
Omelia 20 novembre 2019
“Senza dubbio il Creatore del mondo e dell’universo vi ridarà la vita”.
Dice questa madre ebrea ai figli torturati a morte. Ma come fa a dire senza dubbio? Come fa ad essere certa una donna ebrea? Che cosa ha visto? Che segni ha visto per essere certa che c’è la risurrezione? E un cristiano come fa ad essere certo che Gesù è risorto? Ad avere quella certezza che gli cambia, gli fa esplodere, tutta la vita?
Perché la certezza della risurrezione a me cambia lo sguardo, su tutto, ma lo vedo innanzitutto sulle persone che amo. Perché se Cristo è risorto, io le posso amare per sempre; se non è risorto, le posso amare solo per adesso.
Questa certezza decide l’intensità e la libertà del mio amore. Perché il “per sempre” mi infiamma, il “per adesso” mi ricatta. Il “per sempre” non me lo toglie nessuno – sono libero! -, ma se è “per adesso” prima o poi lo perderò, qualcuno me lo toglie.
Quando io mi spengo, o sono sotto ricatto, è proprio perché non sono più certo della risurrezione di Cristo. Io tocco con mano che senza la coscienza vivida di Cristo risorto, mi si “snerverebbe” la vigoria cristiana e perderei la capacità di sfida al cuore di ogni uomo che incontro.