Omelia Don Carlo 20 settembre 2019


*Omelia 20 settembre 2019*

“La religione è un grande guadagno”. Ricorda Paolo al suo amico Timoteo.
La fede è un guadagno. A credere in Cristo ci guadagni in umanità. A volte me lo chiedo: “Cosa ho io che non avrei se non avessi incontrato Cristo?”. E devo saperlo, averlo presente ogni giorno se no la mia fede sarebbe senza ragioni e quindi senza entusiasmo, senza gratitudine, non convincerebbe me e non convincerebbe nessuno e soprattutto una fede che non convince non avvince, non è bella ti lascia indifferente e sarebbe pesantezza invece che freschezza cioè il contrario di quello che caratterizza la mia esperienza.
Se è una fede che non genera quella dedizione gioiosa di quelle tre donne che seguono Gesù. Maddalena sappiamo chi era, Giovanna era la moglie di Cuza che era il governatore, il ministro delle finanze di Erode, come la moglie di Draghi oggi e Susanna del giro dell’alta borghesia. Queste qui le ragioni della vita che stavano facendo gliele vedi in faccia, le ragioni di quella dedizione totale a quell’Uomo e ai suoi amici.
Perché dice il Vangelo che erano state guarite dagli spiriti cattivi E’ semplice! Gli spiriti cattivi sono quella cattiveria che sempre avvelena il cuore, che ti rende malevolo, che rende malevola ogni parola che dici, ogni gesto. C’è sempre una punta di veleno che ferisce ogni sguardo. Ecco Gesù a queste tre donne gli ha tolto gli spiriti cattivi, gli ha regalato un cuore buono, benevolo non malevolo.

Adesso sono contente di voler bene e di servire. Queste qui erano donne ricche, borghesi che usavano di tutto e di tutti per farsi servire. Adesso sono contente di far tutto con il cuore. Non fanno niente a malincuore, questo è il vero miracolo di Gesù. E’ che guarisce i cuori di queste tre donne e di chi glielo spalanca. Questo è il guadagno, il di più di umanità che dice Paolo a Timoteo. Questo è il vero miracolo. Oggi quante ne troverete di facce così, in giro per Bologna, nel vostro ambiente? Ma se parti con questo cuore, con questa faccia al mattino, che giornata ti fiorisce davanti, alla sera quando ti guardi dietro?