Omelia Don Carlo 22 gennaio 2020
Omelia 22 gennaio 2020
“I farisei e gli erodiani tennero consiglio per farlo morire”.
Perché è una minaccia, incombente! Una minaccia a cosa?
“È lecito di sabato fare del bene e salvare una vita?”
Gesù è una minaccia per il sabato che, per loro, è la legge più sacra, è la loro sicurezza. Perché è gente che è sicura di ciò che dice la Legge, loro non hanno certezze personali, non hanno esperienze personali che li rende certi. Si sentono certi se sono autorizzati ad essere certi, se c’è un altro o una legge che li autorizza ad essere certi.
La Legge dà loro la certezza di fare la cosa giusta. Perché a loro non interessa far le cose vere, buone e belle; a loro interessa fare le cose giuste. Sono sensibili alla legalità, alla liceità più che…ma sono insensibili all’umanità. Loro l’umano lo feriscono, lo intristiscono. Infatti Gesù dice che “Li guardò, indignato, rattristato per la durezza del cuore”.
Non dice che sono immorali, che sono cattivi, no. Dice che sono insensibili. Non è gente che odia gli altri è gente che gli altri non li sente. Non sente più né la gioia né il dolore degli altri. Ecco quello che intristisce Gesù: che sono insensibili alla felicità o all’infelicità degli altri, sono come morti dentro. Sono Πόροςεv, incalliti dentro, Πόροςoi – terribile! – se fossero cattivi, come Paolo, in un istante si potrebbero convertire. Questi invece non devono convertirsi, devono essere rieducati a sentire l’umano. Non basterà una vita a questa gente (per far ciò).