Omelia Don Carlo 24 gennaio 2020


Omelia 24 gennaio 2020

“Gesù salì sul monte e chiamò a sé quelli che volle”.

Perché volle quelli e non altri? Gli sono piaciuti quelli, perché chi ama ha un solo criterio nella scelta, sceglie chi gli piace.

Se glielo chiedi non sa dire perché gli piace quello più di un altro.
Infatti quando non capiamo le scelte di Dio è perché dimentichiamo che Dio è
un innamorato, Dio è amore. Non è un Essere onnipotente, è amore.

Infatti “ne scelse dodici ed essi andarono da Lui”. Perché andare da Lui era l’unico modo per capire le ragioni di quella scelta. Era di guardarLo negli occhi: “ma perché Te hai scelto noi? Cosa ci vedi Tu in me?”

E’ solo guardandoLo che vedevano di riflesso quel che vedeva Lui, vedevano la bellezza che Lui vedeva in ognuno di loro.

Più si guardavano specchiati nel Suo sguardo e più vedevano crescere la loro autostima, come dicono gli psicologi moderni. Si stimavano come Lui li stimava e cominciavano a dire “io” con il gusto con cui lo diceva Lui.

“Fu detto ma io vi dico”, si sentivano portatori di una novità esattamente come Lui. E si trovano addosso un fuoco che li lancia, li lancia nel mondo.
Tanto che Lui dice che “li costituì e li chiamò apostoli”.

Απόστολοι vuol dire lanciati come un missile. Si sentivano lanciati nel mondo ma non da un comando, un comando non ti lancia, ti costringe ma non ti
infiamma. Lanciati da un fuoco che Lui gli accendeva dentro.

La mossa, la forza gli veniva da dentro non dall’esterno.

Infatti quando noi perdiamo lo slancio non è per una disobbedienza al comando di Cristo ma per una dimenticanza del Suo sguardo.

Lo sguardo di Cristo è lo sguardo di Uno innamorato di me che mi ha scelto.

La vera questione di ogni mattina per me, l’urgenza di ogni mattina è dove intercetto oggi quello sguardo?

In quali parole, in quali sguardi, quali gesti, quali affetti, in quali
esperienze?

E’ questa la partita di una giornata, quello che mi fa partire, che mi lancia nel mondo, sennò sono tutto frenato, tutto indietro, tutto in difesa.