Omelia Don Carlo 25 settembre 2019
Omelia 25 settembre 2019
“Non prendete nulla per il viaggio”.
E il nulla è nulla! Avete Me, vi serve qualcos’altro?
Perché se vi serve “Gesù più qualcosa”, Gesù non è tutto per voi.
Hai visto Me in un segno, da questo momento il segno sei tu e basta. Se tu hai coscienza di Chi hai incontrato, come dice Paolo, quando – sconcertati – gli chiedono: “Ma come mai noi abbiamo la fede che hai te, ma quando parli tu trema il mondo, parliamo noi ed è come un bicchiere fresca versata sul pavimento?”. E lui risponde di schianto “Io scìo cui credidi”: io ho coscienza di ciò che credo, di Chi è Colui in cui credo. So Chi è e mi basta. Ogni mattina mi basta per ricominciar da capo; andaste via tutti, ricomincerei da capo. Non mi serve niente altro, neanche la vostra fede mi serve, neanche la vostra amicizia. Ma il resto e tutte le altre cose a che servono?
A che servono le cose della vita?
Le cose ad un ateo servono per cercare la felicità – una somma di cose – più ne ha, più gli sembra di essere felice, ma a chi ha incontrato Cristo a cosa servono tutte queste cose – il bastone, la bisaccia, il pane, il denaro, la tunica – a che servono tutte queste cose a un uomo che dice che Gesù è tutto?
Questa è una domanda intrigante: a che ci servono a noi queste cose? Le cose, le persone, tutto?
Servono a conoscerLo e a farLo conoscere. Son preziose se te Lo fanno conoscere sempre un po’ di più e se Lo fanno conoscere sempre un po’ di più.
A conoscerLo, sì; a sostituirLo, mai!
È interessante, è intrigante confrontarci su questo perché, senza questo livello così vertiginoso, non saremo mai veramente liberi; prima o poi qualcuno ci “mette sotto”.