Omelia Don Carlo 27 febbraio 2020
Omelia 27 febbraio 2020
“Che vantaggio ha l’uomo se conquista il mondo e, poi, perde se stesso?”
Il mondo cos’è? Un ammasso di cose, ma io sono una persona, io ho coscienza, il mondo no! Io ho pensieri, desideri, domande, il mondo davanti a me è un sordo-muto: non mi sente, non mi risponde. Le persone sì, mi sentono, mi capiscono, ma non mi rispondono, mi mostrano – come dice la Bibbia – l’abisso che han dentro. Il dialogo tra le persone dice la Bibbia è “abyssus abyssum invocat” – un abisso di desideri che invoca un altro abisso – e uno non può colmare l’altro.
E Gesù, in questa esperienza drammatica che un uomo cosciente fa – guardate il mondo, guardate gli uomini – cos’è Gesù in questo mondo? Cos’è per l’abisso di desiderio che ognuno di noi ha nel cuore?
La Quaresima ci è data per rispondere a questa domanda e per raccogliere la sfida che Gesù ci lancia anche in questo Vangelo:
“Chi perderà la sua vita per causa Mia, la salverà”.
(Dice Gesù:) “Se tu vivi la tua vita per Me e con Me, la vedrai fiorire e il fiore più bello che vedrai, se Mi segui, è la tua libertà. Tu con Me sarai libero, libero – innanzitutto – di guardare l’abisso del cuore, non ne avrai paura. Con Me non avrai più paura di questo abisso di desideri, non avrai più paura di desiderare e vivere per te sarà una sfida, invece che un lamento. Bel miracolo di questi tempi: un uomo che non si lamenta, ma che investe la vita con tutta la forza e il desiderio che ha dentro! Non è un uomo che i suoi desideri li soddisfa tutti o che non ha più problemi. È un uomo la cui vita è pieni di segni che lo autorizzano a desiderare, non ha soddisfatto ancora nessun desiderio, ma è certo che c’è la risposta a tutto. Questo è il tono vibrante con cui Cristo si lancia e ti lancia nell’avventura.